Nella vita quotidiana è
plausibile incorrere in dubbi circa la validità delle proprie azioni verificare (ad esempio due volte di aver
chiuso la porta di casa e di incorrere nuovamente nel dubbio dopo averlo
fatto): questo, fortunatamente, non accade sempre visto che il nostro cervello
effettua, al di fuori della coscienza dei controlli costanti che ci garantiscono
la sicurezza. La caratteristica principale di coloro che sono affetti da
disturbo ossessivo compulsivo (DOC) riguarda l'alterazione di tale processo,
che non consente loro di “raggiungere la conclusione logica delle proprie
azioni”. Il DOC è una sindrome caratterizzata da ossessioni e compulsioni
che durano almeno un'ora al giorno e hanno un'entità tale da interferire col
normale funzionamento del soggetto nella vita quotidiana. Le ossessioni sono
vissute dal paziente sotto forma di pensieri, impulsi o immagini che provocano
un marcato stato d'ansia e disagio; le compulsioni sono comportamenti
ripetitivi che il paziente è obbligato a mettere in atto per alleviare l'ansia
provocata dalle ossessioni. I pazienti affetti da disturbo ossessivo
compulsivo, differentemente dai pazienti schizofrenici, sono consapevoli del
fatto che i loro comportamenti sono non adattivi, tanto che vorrebbero non
metterli in atto (anche se ciò accade solo nel paziente adulto e non nel
bambino) e molto spesso tendono a tenere nascosti i loro comportamenti
compulsivi (per tale motivo il DOC è anche detto “disturbo nascosto”). Le
ossessioni più frequenti sono: pensieri ripetitivi di contaminazione (ad
esempio il timore di essere infettati da una stretta di mano), necessità di
avere le cose sempre in un certo ordine (tali pazienti ad esempio provano
disagio se certi oggetti non si trovano in una determinata posizione), fantasie
sessuali e dubbi ripetitivi (ad esempio chiedersi sempre se si è chiusa la
macchina, se si è lasciata aperta la porta di casa). Le compulsioni sono
comportamenti mesi in atto con l'intento di sopprimere o ignorare l'ansia e il
disagio provocato da tali ossessioni, nonostante non sembrano connesse a ciò
che sono designate a neutralizzare. La maggior parte delle compulsioni riguarda
queste quattro categorie: contare, evitare, controllare e pulire: è stato ad es
riportato il caso di una donna che si lavava le mani più di 500 volte al giorno
per evitare di essere contaminata dai germi (Devison e Neale, 1974). L'incidenza
di tale patologia è di circa 1-2%, con prevalenza maggiore nelle donne ed è
considerata dalla Word Health Organization tra le 10 condizioni mediche
maggiormente disabilitanti. Le compulsioni, infatti, che l'individuo deve
mettere in atto per alleviare l'ansia
provocata dalle ossessioni, causerebbero uno stato di stress tale da
compromettere le normali attività della vita quotidiana, e in alcuni casi anche
concomitanti problemi medici (cosa che ad esempio accade nei pazienti che
mettono in atto compulsioni come il lavarsi continuamente: in tal caso, possono
presentarsi problemi dermatologici). Tra le patologie maggiormente associate al
DOC vi sono: disturbo depressivo maggiore, disturbi d'ansia, disturbi d'ansia
disturbi di personalità e soprattutto è stata rilevata un'elevata incidenza di
DOC in comorbidità alla sindrome di Tourette: nella diagnosi differenziale
pertanto occorrerà innanzitutto distinguere queste due patologie (i movimenti
motori improvvisi, rapidi e ripetitivi, messi in atto dai pazienti affetti da
sindrome di Tourette, sono molto meno complessi di quelli messi in atto dai
pazienti DOC e poi non sono volti a bloccare le ossessioni). E' comunque
importante differenziare il DOC da: depressione maggiore (in tale disturbo
l'angoscia nasce da uno stato generale di sofferenza non riconducibile a
ossessioni), fobie (i pazienti fobici non mostrano ansia quando lontani dagli
stimoli fobici), disturbo d'ansia generalizzato (le preoccupazioni eccessive
non sono considerate dal paziente inappropriate), ipocondria (le idee ansiogene
sono relative specificamente alla paura di soffrire di determinate malattie),
disturbi alimentari, parafilie, gioco patologico e abuso di sostanze (i
comportamenti compulsivi, in questo caso, più che alleviare l'ansia provocano
piacere al soggetto), disturbo ossessivo-compulsivo di personalità (in tale
patologia più che un quadro di ossessioni e compulsioni, ne si rileva uno
caratterizzato da una generale preoccupazione per l'ordine, il perfezionismo e
il controllo) e superstizione e comportamenti ripetitivi di autoconferma (non
interferiscono in genere nella vita sociale e personale del paziente non
portano un malessere significativo).
L'interesse
per i correlati neurobiologici del DOC, che tutt'ora non sono ancora ben noti, è
nato a metà anni '80 quando si è scoperto che esso viene efficacemente trattato
con la clomipramina, un farmaco SSRI. Col passare del tempo si è scoperto che
tutti e cinque gli SSRI oggi presenti in commercio, hanno una certa efficacia
nel trattamento del DOC: queste scoperte. avrebbe dato il via al nascere
dell'ipotesi serotoninergica, che prevede che alla base del DOC vi sia un
deficit di serotonina. Altri filoni di pensiero appoggiano l'ipotesi
dopaminergica: il ruolo della dopamina nel DOC sembrerebbe infatti confermato
da studi che dimostrano che elevate dosi di DA, indotte da agonisti DA come
l'anfetamina, l'apomorfina e la L-DOPA, possono indurre movimenti stereotipati
che assomigliano ai comportamenti compulsivi dei pz DOC. L'ipotesi serotonino-dopaminergica
sostiene che entrambi i sistemi nerotrasmettitoriali siano coinvolti nel DOC;
non è chiaro se l'anomalia primaria sia nella funzione 5-HT, in quella della DA
o nell'equilibrio 5-HT-DA.
Gran parte degli studi atti a
investigare il substrato neurobiologico dell'OCD sono stati compiuti su modelli
animali in cui si andavano ad osservare alterazioni nel comportamento motorio
che corrisponderebbero ai rituali compulsivi umani; ovviamente le ossessioni
non sono osservabili in modelli animali e quindi gli studi si basano
sull'osservazione dei comportamenti compulsivi. La maggior parte di questi
modelli animali di OCD si basano su osservazioni comportamentali, manipolazioni
genetiche. Prima di affrontare l'argomento di quei sistemi
neurotrasmettitoriali e recettoriali che si pensano essere implicati nel DOC e
cercare di comprendere quale delle tre ipotesi possa essere maggiormente
accreditata, potrebbe essere utile un excursus circa alcuni lavori sperimentali
che hanno individuato le regioni cerebrali, la cui disfunzione, potrebbe essere
maggiormente correlata al DOC.
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